La passata

17.06.2014 09:32

 

28.03.2014 15:48

                                        ALESSANDRO BOCCIA 

Dopo una lunga pausa Pescopagano ha ripreso a celebrare l’antico rito della «passata». Il rituale, di origine presumibilmente precristiana, ha una valenza propiziatoria per i nuovi nati di sesso maschile. L’ultimo bambino prese parte al rito della «passata» venticinque anni fa, poi più nulla fino a quando il «Comitato feste 2007» ha deciso di ripristinare l’arcaica festa partendo dalle ricostruzioni delle fasi cerimoniali raccolte nella tesi di laurea della dottoressa Fernanda Schettini.

E così ieri mattina, in occasione della festività dell’Annunciazione di Maria, come tradizione vuole, i neonati di sesso maschile, quattro in tutto, hanno partecipato all’antichissima cerimonia che si svolge a pochi metri dalla piazza, in un parco immerso nel verde. Qui gli uomini, i compari, scelgono dapprima un lungo ramo di rovo che viene lavorato fino ad assumere la forma di un arco. Mentre due amici dei genitori mantengono divaricata l’apertura così ottenuta, un compare, ricevuto il bambino nudo dalle mani della madre, lo inserisce nell’apertura. L’altro compare che si trova dall’altra parte dell’apertura, riceve il fanciullo e gli fa compiere un semicerchio al di sopra dell’arco e lo riconsegna all’altro compare: l’operazione viene ripetuta in tutto tre volte in senso antiorario. Poi il piccolo viene portato in chiesa per essere rivestito.

«Lo scopo del rito era quello di proteggere il bambino dall’ernia infantile e preservane la fecondità - spiega Antonio Zazzerini del “Comitato feste 2007”- e noi da tempo cerchiamo di riproporre rituali andati perduti che speriamo possano concorrere alla promozione del nostro territorio».www.lagazzettadelmezzogiorno.it/homepage/l-arcaico-rito-della-passata-torna-a-pescopagano-dopo-25-anni-no705026